Multa ai clandestini: chi paga?
Mercoledì, 15 gennaio 2009
Grande tripudio tra il popolo padano. Adesso che i leader del Carroccio sono riusciti ad imporre, con l’approvazione del decreto sicurezza in Senato, una multa da 5 mila a 10 mila euro ai clandestini sorpresi sul suolo italiano sicuramente si festeggerà quest’altra inutile vittoria della Lega in materia di immigrazione.
E che si tratti di una vittoria di Pirro è palese nei fatti, in quanto c’è da scommettere che non ci sarà nessun multato in grado di pagare una gabella comunque al di fuori della portata delle sue possibilità economiche, con ciò rendendo perfettamente senza alcun senso la norma appena approvata, costata, peraltro, polemiche e risorse in termini d’impegno parlamentare. Ma è noto che gli illusionisti nelle cui mani ormai siamo, pur di cantare vittoria, spacciano per un successo qualunque corbelleria priva del minimo senso comune.
Naturalmente si potrebbe suggerire al geniale Maroni e al drappello dei custodi dei confini nazionali che con lui s’accompagnano che forse una soluzione c’è per costringere anche i diseredati, i relitti umani ed i poveracci convinti che venendo in casa nostra troveranno l’Eldorado, a pagare l’esemplare ammenda: basta applicare loro l’analogo criterio riservato ai ben più facoltosi eroi acquirenti d’Alitalia. Una bella rateazione in 60 mesi, TAN e TAEG zero, ed il gioco, oltre che la giustizia, saranno fatti.
Ovviamente c’è da sperare che, analogamente al caso predetto, qualche brillante genio a piede libero, non si inventi l’ennesimo fondo di copertura delle ammende insolute a carico del cittadino.
Grande tripudio tra il popolo padano. Adesso che i leader del Carroccio sono riusciti ad imporre, con l’approvazione del decreto sicurezza in Senato, una multa da 5 mila a 10 mila euro ai clandestini sorpresi sul suolo italiano sicuramente si festeggerà quest’altra inutile vittoria della Lega in materia di immigrazione.
E che si tratti di una vittoria di Pirro è palese nei fatti, in quanto c’è da scommettere che non ci sarà nessun multato in grado di pagare una gabella comunque al di fuori della portata delle sue possibilità economiche, con ciò rendendo perfettamente senza alcun senso la norma appena approvata, costata, peraltro, polemiche e risorse in termini d’impegno parlamentare. Ma è noto che gli illusionisti nelle cui mani ormai siamo, pur di cantare vittoria, spacciano per un successo qualunque corbelleria priva del minimo senso comune.
Naturalmente si potrebbe suggerire al geniale Maroni e al drappello dei custodi dei confini nazionali che con lui s’accompagnano che forse una soluzione c’è per costringere anche i diseredati, i relitti umani ed i poveracci convinti che venendo in casa nostra troveranno l’Eldorado, a pagare l’esemplare ammenda: basta applicare loro l’analogo criterio riservato ai ben più facoltosi eroi acquirenti d’Alitalia. Una bella rateazione in 60 mesi, TAN e TAEG zero, ed il gioco, oltre che la giustizia, saranno fatti.
Ovviamente c’è da sperare che, analogamente al caso predetto, qualche brillante genio a piede libero, non si inventi l’ennesimo fondo di copertura delle ammende insolute a carico del cittadino.
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