lunedì, gennaio 25, 2010

Le stupidaggini del geniale Brunetta

Lunedì, 25 gennaio 2010
Ci sarebbe da chiedersi che male abbiamo fatto per meritarci ministri così indecenti e un governo così squallido, se non fosse che la domanda risulterebbe delle più retoriche, visto che non v’è risposta alcuna se non quella di addebitare alla comune disaffezione per la politica l’ascesa di una compagine cialtrona che non passa giorno che scatena l’ira fole dei cittadini con le idiozie che sgrana.
Oggi è nuovamente la volta del Mago di Oz, al secolo Renato Brunetta, che, al culmine del populismo più becero e non pago delle stronzate sui bamboccioni di qualche ora fa, ha sparato la scemenza del secolo: tagliare le pensioni d’anzianità per dare un sussidio ai giovani.
«Secondo me si deve agire sulle pensioni di anzianità, quelle che partono dai 55 anni di età. Facendo in questo modo si potrebbero trovare risorse che consentirebbero di dare ai giovani non 200 ma 500 euro al mese», ha affermato il ministro, gongolante per la geniale trovata.
«La proposta di dare soldi ai giovani togliendoli ai pensionati è delinquenziale. Punta semplicemente e consapevolmente a scatenare una guerra tra i poveri dentro un folle conflitto tra generazioni», ha ribattuto con comprensibile disgusto Paolo Ferrero, ex ministro del governo Prodi e attuale segretario di Rifondazione Comunista, che nell’utilizzare il termine delinquenziale ha probabilmente inteso fare un complimento alle penose considerazioni di Brunetta, ché la sua sembra piuttosto la stupidaggine proferita da uno sbronzo.
Disgraziatamente Brunetta, la cui lucidità si dimostra sempre più direttamente proporzionale alle sue dimensioni, non è stato neanche sfiorato dall’idea che se si dimezzasse il cospicuo e immeritato appannaggio da parlamentare, oltre a qualche guarentigia da satrapo, da sommare al ricavato di una tassazione più incisiva sui grandi patrimoni e al recupero dell’evasione fiscale, di soldi ce ne sarebbero a bizzeffe per garantire l’erogazione ai giovani di un sussidio dignitoso e magari ritoccare verso l’alto i già ridotti all’osso assegni di pensione.
Ma evidentemente il brillante ministro ritiene molto più popolare una battuta di più facile presa nell’immaginario degli interessati, piuttosto che mettersi a lavorare seriamente sfoderando propositi meno sciocchi.
Il quotidiano la Repubblica, che non perde occasione per mettere alla berlina le birbe come lui, ha subito promosso un sondaggio via web, con il quale la proposta del geniale Brunetta è stata rispedita al mittente con l’’84% delle bocciature.
Recita un vecchio adagio che è meglio tenere la bocca chiusa e dar l’impressione d’essere idioti, piuttosto che aprirla per rimuovere ogni dubbio. E’ evidente che Brunetta ignori questa perla di saggezza.

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