martedì, settembre 13, 2011

«Baccanali mentre l'Italia destabilizza l'Europa»

Martedì, 13 settembre 2011
Pubblichiamo un articolo estratto dal prestigioso The New York Times riportato dalle colonne di la Repubblica di oggi, nel quale Frank Bruni, columnist del quotidiano newyorkese e già corrispondente dall’Italia, esprime il punto di vista americano sul credito internazionale che gode il nostro governo e il suo premier.
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«Non si può solo ridere, perché questo Paese sta mettendo a rischio la stabilità finanziaria di tutto il continente».
Questa la sintesi di un articolo nelle pagine dei commenti firmato da Frank Bruni, che anni fa fu corrispondente da Roma. Il New York Times pubblica un pezzo durissimo contro il premier italiano, dal titolo «L'agonia e il bunga bunga». Parla di «baccanali di Berlusconi», di uno spettacolo da «petit guignol» che va in scena mentre l'Italia è in crisi e addirittura minaccia la stabilità finanziaria di tutta Europa. Bruni ricorda il settembre nero italiano: in cui non si sa se il Parlamento riuscirà ad approvare la manovra finanziaria, se questa sarà sufficiente e come sarà giudicata dall'Europa. Ma in questo momento drammatico - secondo il columnist del quotidiano americano - ci si domanda come il «lussurioso imperatore» del Paese vorrà festeggiare i suoi 75 anni.
Nell'articolo si ricordano il processo che il presidente del Consiglio dovrà affrontare perché accusato di aver fatto sesso con una minorenne, i bunga a bunga in cui riunisce veri e propri harem di donne, spesso travestite da infermiere. Bruni ammette: «Noi americani abbiamo trovato anche divertente tutto questo, perché è terrificante, ma anche rassicurante. Però - ammonisce i suoi connazionali - non dovremmo restare a bocca aperta e ridere. Perché ora l'Italia minaccia la stabilità finanziaria di tutta l'Europa. Il cammino dell'Italia dalla gloria al ridicolo - continua Bruni - spianato dalle distrazioni legali e carnali del premier, non dà benefici a nessuno. L'Italia ha una storia che dovrebbe rappresentare un monito per molte democrazie occidentali che si sono fatte cullare dal comfort nella compiacenza di sé. Aver tollerato troppe buffonerie ha provocato troppi danni».

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