giovedì, ottobre 16, 2008

Un nuovo gioco a premi per gli Italiani


Giovedì, 16 ottobre 2008
Bravi, bravi. Non si può dire altrimenti degli uomini di governo di quest’Italia autunnale nel clima e nelle coscienze. E mentre sale il consenso per la Berlusconi & C., almeno a detta dell’IPR, nota agenzia di sondaggi, cosa non ti pensano il geniale Silvio ed i suoi boys per far soldi e aumentare gli introiti statali necessari per far fronte alla crisi economica che ormai attanaglia anche il nostro Paese? Ma un bel tiro al bersaglio in perfetto stile luna park, con il quale gli Italiani, vero popolo di scommettitori, potranno tentare la sorte cercando di colpire con pomodori, uova ed altro materiale selezionato dall’addetto al baraccone tra derrate varie morbide, purché avariate, i componenti del governo che sfileranno ad una certa distanza e a velocità tale da non rendere proprio facile il centro. Questa velocità sarà peraltro variabile: più alta la possibilità di vincita, maggiore la velocità con la quale scorrerà il personaggio. Costo di ogni lancio, ancora da definire, ma nelle ipotesi degli inventori il successo sembra garantito. Tra l’altro, abbinato ai mille gratta e vinci, ormai in voga ed unica speranza di uscire dal ghetto in cui la politica statale ha confinato, e ad un superenalotto sapientemente pilotato, dovrebbe garantire introiti miliardari, contributo significativo per risanare le sgangherate casse dello stato e dare una chance al cittadino
Non ci si illuda però che il nuovo gioco non imponga qualche sacrificio agli inventori, costretti come sono a tirar fuori ogni giorno un’idea geniale per incrementare scommesse e montepremi. Così se colpire la Gelmini valeva sino a ieri 10.000 euro, grazie alle stupidaggini inventate con la riforma della scuola, oggi, con l’annuncio delle classi differenziali tra scolari italiani doc ed immigrati – sembra che il Sud Africa abbia chiesto il deferimento all’ONU del nostro Paese, - permetterà di mettere in tasca un gruzzolo di 50.000 euro. Abbattere la Carfagna con un assestato pomodoro consentirà di portare a casa ben 20.000 euro, mentre La Russa, Bossi e Maroni daranno diritto alla sostanziosa cifra di 100 mila euro, visto la notorietà dei personaggi e che qualcuno di loro ha un peso rilevante nella produzione di nuove fesserie, essendo segretario di partito.
Uno dei premi maggiori, si parla di 500 mila euro, è stato attribuito a Brunetta che essendo piccolo e sgusciante sarà veramente problematico colpire. Al suo abbattimento eventuale è stato inoltre aggiunto un superpremio, qualora il fortunato riuscirà a dimostrare di essere dipendente in servizio della pubblica amministrazione e sempre che non abbia tentato la sorte in orario di lavoro, pena la confisca della vincita. Il gioco, comunque, è stato vietato allo stesso Brunetta, che dopo aver istituito i tornelli anche nel proprio ministero pare ci passi sotto e non timbri l’ingresso e l’uscita, risultando così sistematicamente assente dal lavoro e dunque incallito assenteista.
Trattamento particolare è stato previsto per Frattini, notoriamente d’andatura statuaria e lignea, oltre che di particolare eleganza, che sicuramente avrebbe costituito un facile bersaglio. Per lui è stata prevista la copertura con del cellophan trasparente, che consentirà di individuare il personaggio, ma gli eviterà lo schizzo del pomodoro sul candido sparato.
Infine, c’è lui, il premio massimo, Silvio Berlusconi, con ben 1 miliardo di euro più una busta con ulteriore premio ignoto (si mormora 20 milioni minimo). Il prode Silvio è stato considerato nel mazzo come un jolly, grazie alla difficoltà di quantificare le balle che spara a raffica ed alla variabilità conseguente di un montepremi da affibbiare al suo abbattimento. Certo è che apparirà di tanto in tanto, in perfetto stile jolly, e colpirlo sarà difficile come centrare il sei al superenalotto. E c’è da credere che l’iniziativa sicuramente eroderà una significativa percentuale a quel 38% che dice non amarlo o che non apprezza la figura.
L’idea sembra geniale e c’è da credere nasconda il contributo del grande mago dell’amministrazione della pubblica economia, Giulio Tremonti, vera fucina di stupefacenti trovate. Qualche ministro intervistato, ma che ha chiesto di mantenere l’anonimato, forse un po’ piccato dal "modesto" premio attribuito al suo nome rispetto ad altri colleghi, ricorrendo al noto spot pubblicitario ha comunque commentato “contributo nascosto, successo evidente”.

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