Dopo il no al fumo, vietato scaccolarsi al volante
Sabato, 28 novembre 2009
Ma va luarà, balabiot! Sarebbe il caso di rispondere a quella testa fine della Lega che, in vena di protagonismo, s’è inventata l’ennesima boutade contro i fumatori, una proposta di legge che dovrebbe rendere sanzionabile – cinque punti di patente e 250 euro di multa – l’uso della sigaretta durante la guida.
Evidentemente al promotore della proposta di legge, probabilmente non fumatore e al quale sfugge che i pericoli alla guida sono da attribuire a ben altri comportamenti scorretti da parte degli automobilisti, l’idea sarà sembrata un toccasana nella lotta a favore della riduzione degli incidenti stradali. Un po’ come l’idiota proposta, -purtroppo divenuta legge a tutti gli effetti, - di tal Nicolazzi, ex ministro della Repubblica, di limitare la velocità a 130 km orari sulle autostrade. Naturalmente quella degli altri, visto che lui fu sorpreso a sfrecciare allegramente a oltre 200 km orari in direzione di Borgomanero a qualche settimana dal varo ridicolo provvedimento.
Se il tapino anziché sfogare l’indole crociata contro le sigarette prestasse maggiore attenzione alle infrazioni ormai abituali di chi guida, - mancata segnalazione di cambio corsia o di direzione, sosta in doppia e tripla fila, occupazione caparbia della corsia centrale nei tratti autostradali a tre corsie, mancata precedenza agli incroci, regolare inutilizzo delle luci fuori dai centri abitati, indebita occupazione delle aree di sosta riservate agli invalidi, trasporto di animali in abitacolo senza l’utilizzo di sistemi d’isolamento, percorrenza delle corsie d’emergenza, uso degli abbaglianti in autostrada incrociando altri veicoli, e così via, - peraltro scarsamente rilevate e perseguite da chi è preposto alla vigilanza del traffico stradale, si renderebbe conto che il fumo è l’ultimo dei veri problemi ad incidere sull’infortunistica stradale.
Ma chi vive nell’agio e nelle mollezze del palazzo preferisce, pur di far parlare di sé, inventarsi argomenti di facile presa nell’immaginario collettivo, piuttosto che imporre e chiedere una vigorosa stretta nel rilascio delle patenti di guida, che autorizza di frequente incapaci di guidare persino una bicicletta e, dunque, killer al volante pericolosiper sé e per gli altri.
E’ evidente che le accresciute dimensioni del traffico e il dispensamento di patenti facili ha reso le condizioni della circolazione veicolare decisamene più pericolosa. Ma attribuire ad una sigaretta una pericolosità maggiore di quella che discende dalla ricerca di una stazione sull’autoradio o dall’inserimento di un cd in un lettore o alla sbirciata ad un navigatore, per esempio, francamente, se non fosse un tragico segnale della barbarie culturale che alligna tra i nostri rappresentanti in parlamento, non potrebbe che motivare uno scomposto scompisciamento d’ilarità.
Nello stesso tempo è sconvolgente dover constatare come tra i mille argomenti meritevoli di attenzione si individuino da parte di chi macina oltre 30.000 euro mensili di pubblico denaro sotto forma di appannaggio, contributi e tasse, balordaggini di questa fattura, che immediatamente divengono meritevoli di dibattito tra pro e contro e distolgono l’attenzione da temi più meritevoli d’approfondimento, - come l’infame proposta di legge di limitare il sussidio di cassa integrazione agli immigrati, quasi si trattasse di lavoratori e di esseri umani d’infimo rango e non avessero, invece, diritti analoghi a coloro con i quali lavorano accanto ma che recano “cittadino italiano” sul documento d’identità.
Non sappiamo la fine che sarà riservata alla questione. Certo è che un paese come il nostro, costretto a subire da mattino a sera e giorno dopo giorno un livello così mediocre di politica, non è più alla frutta, ma è già all’ora del the, almeno per chi se lo può permettere.Al prode leghista autore della proposta di legge, comunque, vorremmo suggerire un nuovo argomento su cui chiedere al parlamento di legiferare quando avrà finito d'occuparsi di sigarette e cicche. Chieda la promulgazione di una legge che inibisca di scaccolarsi alla guida, magari fermi ad un semaforo in attesa del verde, con sanzioni che prevedano l’immediato ritiro della patente e l’applicazione dell’art. 527 del codice penale, - atti osceni in luogo pubblico, - per i trasgressori, essendo questo un altro pericoloso vezzo diffuso tra gli automobilisti italiani. Questa incivile pratica di rilassante pulizia delle coane rende l’uso del volante assai precario, dato che costringe a guidare con una sola mano il trasgressore, e genera negli automobilisti astanti comprensibili convulsioni da conatini di vomito, che rendono la guida assai insicura.
Ma va luarà, balabiot! Sarebbe il caso di rispondere a quella testa fine della Lega che, in vena di protagonismo, s’è inventata l’ennesima boutade contro i fumatori, una proposta di legge che dovrebbe rendere sanzionabile – cinque punti di patente e 250 euro di multa – l’uso della sigaretta durante la guida.
Evidentemente al promotore della proposta di legge, probabilmente non fumatore e al quale sfugge che i pericoli alla guida sono da attribuire a ben altri comportamenti scorretti da parte degli automobilisti, l’idea sarà sembrata un toccasana nella lotta a favore della riduzione degli incidenti stradali. Un po’ come l’idiota proposta, -purtroppo divenuta legge a tutti gli effetti, - di tal Nicolazzi, ex ministro della Repubblica, di limitare la velocità a 130 km orari sulle autostrade. Naturalmente quella degli altri, visto che lui fu sorpreso a sfrecciare allegramente a oltre 200 km orari in direzione di Borgomanero a qualche settimana dal varo ridicolo provvedimento.
Se il tapino anziché sfogare l’indole crociata contro le sigarette prestasse maggiore attenzione alle infrazioni ormai abituali di chi guida, - mancata segnalazione di cambio corsia o di direzione, sosta in doppia e tripla fila, occupazione caparbia della corsia centrale nei tratti autostradali a tre corsie, mancata precedenza agli incroci, regolare inutilizzo delle luci fuori dai centri abitati, indebita occupazione delle aree di sosta riservate agli invalidi, trasporto di animali in abitacolo senza l’utilizzo di sistemi d’isolamento, percorrenza delle corsie d’emergenza, uso degli abbaglianti in autostrada incrociando altri veicoli, e così via, - peraltro scarsamente rilevate e perseguite da chi è preposto alla vigilanza del traffico stradale, si renderebbe conto che il fumo è l’ultimo dei veri problemi ad incidere sull’infortunistica stradale.
Ma chi vive nell’agio e nelle mollezze del palazzo preferisce, pur di far parlare di sé, inventarsi argomenti di facile presa nell’immaginario collettivo, piuttosto che imporre e chiedere una vigorosa stretta nel rilascio delle patenti di guida, che autorizza di frequente incapaci di guidare persino una bicicletta e, dunque, killer al volante pericolosiper sé e per gli altri.
E’ evidente che le accresciute dimensioni del traffico e il dispensamento di patenti facili ha reso le condizioni della circolazione veicolare decisamene più pericolosa. Ma attribuire ad una sigaretta una pericolosità maggiore di quella che discende dalla ricerca di una stazione sull’autoradio o dall’inserimento di un cd in un lettore o alla sbirciata ad un navigatore, per esempio, francamente, se non fosse un tragico segnale della barbarie culturale che alligna tra i nostri rappresentanti in parlamento, non potrebbe che motivare uno scomposto scompisciamento d’ilarità.
Nello stesso tempo è sconvolgente dover constatare come tra i mille argomenti meritevoli di attenzione si individuino da parte di chi macina oltre 30.000 euro mensili di pubblico denaro sotto forma di appannaggio, contributi e tasse, balordaggini di questa fattura, che immediatamente divengono meritevoli di dibattito tra pro e contro e distolgono l’attenzione da temi più meritevoli d’approfondimento, - come l’infame proposta di legge di limitare il sussidio di cassa integrazione agli immigrati, quasi si trattasse di lavoratori e di esseri umani d’infimo rango e non avessero, invece, diritti analoghi a coloro con i quali lavorano accanto ma che recano “cittadino italiano” sul documento d’identità.
Non sappiamo la fine che sarà riservata alla questione. Certo è che un paese come il nostro, costretto a subire da mattino a sera e giorno dopo giorno un livello così mediocre di politica, non è più alla frutta, ma è già all’ora del the, almeno per chi se lo può permettere.Al prode leghista autore della proposta di legge, comunque, vorremmo suggerire un nuovo argomento su cui chiedere al parlamento di legiferare quando avrà finito d'occuparsi di sigarette e cicche. Chieda la promulgazione di una legge che inibisca di scaccolarsi alla guida, magari fermi ad un semaforo in attesa del verde, con sanzioni che prevedano l’immediato ritiro della patente e l’applicazione dell’art. 527 del codice penale, - atti osceni in luogo pubblico, - per i trasgressori, essendo questo un altro pericoloso vezzo diffuso tra gli automobilisti italiani. Questa incivile pratica di rilassante pulizia delle coane rende l’uso del volante assai precario, dato che costringe a guidare con una sola mano il trasgressore, e genera negli automobilisti astanti comprensibili convulsioni da conatini di vomito, che rendono la guida assai insicura.
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