Messaggi ai sordi
Lunedì, 16 novembre 2009
«Ci si schieri liberamente a destra o a sinistra, quello che conta è il senso della nobiltà della politica, dei limiti anche nel ruolo alto e insostituibile della politica, la dedizione all'interesse generale, quel che più conta è la moralità della politica», ha detto il capo dello Stato ieri, inviando uno dei tanti messaggi che periodicamente riserva alla nazione.
Ancora qualche giorno fa, nel corso dell’inaugurazione della linea ad alta velocità tra Napoli e Roma, che riduce i tempi di collegamento tra la capitale e la città vesuviana a 70 minuti, aveva esaltato i significativi passi avanti nel processo di ammodernamento in corso nel paese.
Sarebbero messaggi di speranza e di elevato riconoscimento qualora il benemerito Presidente non avesse contezza della realtà del paese, della qualità della politica che lo circonda e delle camarille affaristiche che ammorbano la vita quotidiana.
Sicuramente l’ulteriore passo avanti nella realizzazione di una rete ferroviaria ad alta velocità merita il plauso dei cittadini e del Colle, che di quei cittadini e l’espressione di sintesi. Tuttavia, non possono tacersi i gravissimi ritardi con i quali si arriva al suo compimento e lo stato di profondo sottosviluppo in cui versa ancora l’intero Sud del paese, che effettivamente conferma come Cristo si sia fermato ad Eboli, - come recita un famoso romanzo di Carlo Levi. Sì, perché da Napoli a Reggio Calabria esiste ancora un collegamento autostradale da terzo mondo, i cui lavori d’ammodernamento languono, e in Sicilia per compiere il tragitto da Catania a Palermo (198 km), occorrono quasi 4 ore su gomma e quasi 5 ore su ferrovia. Tutto questo mentre più di qualche esaltato populista parla di ponti sullo stretto di Messina, che quando realizzato avrà il sapore di un grattacielo i pieno deserto.
Sul senso della nobiltà della politica, poi, è veramente il caso il stendere un velo pietoso, dato che parlare di nobiltà allo stuolo di Boscimani che infestano il Parlamento e le istituzioni del paese, francamene, non può che generare un mesto sorriso di compatimento per chi fa di queste affermazioni, quasi venisse occasionalmente da un altro mondo e non sapesse la qualità dei polli con i quali ha a che fare o non assistesse allo squallore quotidiano che ci riserva «la politica di destra e di sinistra».
Forse sarebbe il caso che chi fa da portavoce al Benemerito, prima di scrivergli i discorsi e di mettergli in bocca queste affermazioni un po’ ipocrite, facesse lui per primo una ricognizione a Montecitorio o una gitarella a Siracusa, - giusto per citare degli esempi, - e prendesse atto della presenza di qualche crapulone intento a mangiare mortadella nel tempio della politica, o dello stato ridicolo e vergognoso di quella che arrogantemente viene chiamata autostrada Siracusa-Rosolini, che definire un’infamia equivarrebbe a fare un complimento a chi l’ha realizzata ed alle istituzioni che hanno licenziato l’opera e pagato i lavori.
Dedicarsi interamente alla politica ha significato per un periodo non breve della nostra storia avere un forte senso della missione, spirito di servizio e sacrificio prima e al di là di ogni legittima ambizione personale, ha aggiunto Napolitano sempre in tema di politica, al quale deve essere sfuggito l’abbarbicamento alla poltrona di certi personaggi e l’esasperato tornaconto che ha motivato la cosiddetta discesa in campo di cero personaggi, di coloro che hanno scambiato la politica per un passaporto d’impunità e per la camera iperbarica delle loro malefatte.
«Ci si schieri liberamente a destra o a sinistra, quello che conta è il senso della nobiltà della politica, dei limiti anche nel ruolo alto e insostituibile della politica, la dedizione all'interesse generale, quel che più conta è la moralità della politica», ha detto il capo dello Stato ieri, inviando uno dei tanti messaggi che periodicamente riserva alla nazione.
Ancora qualche giorno fa, nel corso dell’inaugurazione della linea ad alta velocità tra Napoli e Roma, che riduce i tempi di collegamento tra la capitale e la città vesuviana a 70 minuti, aveva esaltato i significativi passi avanti nel processo di ammodernamento in corso nel paese.
Sarebbero messaggi di speranza e di elevato riconoscimento qualora il benemerito Presidente non avesse contezza della realtà del paese, della qualità della politica che lo circonda e delle camarille affaristiche che ammorbano la vita quotidiana.
Sicuramente l’ulteriore passo avanti nella realizzazione di una rete ferroviaria ad alta velocità merita il plauso dei cittadini e del Colle, che di quei cittadini e l’espressione di sintesi. Tuttavia, non possono tacersi i gravissimi ritardi con i quali si arriva al suo compimento e lo stato di profondo sottosviluppo in cui versa ancora l’intero Sud del paese, che effettivamente conferma come Cristo si sia fermato ad Eboli, - come recita un famoso romanzo di Carlo Levi. Sì, perché da Napoli a Reggio Calabria esiste ancora un collegamento autostradale da terzo mondo, i cui lavori d’ammodernamento languono, e in Sicilia per compiere il tragitto da Catania a Palermo (198 km), occorrono quasi 4 ore su gomma e quasi 5 ore su ferrovia. Tutto questo mentre più di qualche esaltato populista parla di ponti sullo stretto di Messina, che quando realizzato avrà il sapore di un grattacielo i pieno deserto.
Sul senso della nobiltà della politica, poi, è veramente il caso il stendere un velo pietoso, dato che parlare di nobiltà allo stuolo di Boscimani che infestano il Parlamento e le istituzioni del paese, francamene, non può che generare un mesto sorriso di compatimento per chi fa di queste affermazioni, quasi venisse occasionalmente da un altro mondo e non sapesse la qualità dei polli con i quali ha a che fare o non assistesse allo squallore quotidiano che ci riserva «la politica di destra e di sinistra».
Forse sarebbe il caso che chi fa da portavoce al Benemerito, prima di scrivergli i discorsi e di mettergli in bocca queste affermazioni un po’ ipocrite, facesse lui per primo una ricognizione a Montecitorio o una gitarella a Siracusa, - giusto per citare degli esempi, - e prendesse atto della presenza di qualche crapulone intento a mangiare mortadella nel tempio della politica, o dello stato ridicolo e vergognoso di quella che arrogantemente viene chiamata autostrada Siracusa-Rosolini, che definire un’infamia equivarrebbe a fare un complimento a chi l’ha realizzata ed alle istituzioni che hanno licenziato l’opera e pagato i lavori.
Dedicarsi interamente alla politica ha significato per un periodo non breve della nostra storia avere un forte senso della missione, spirito di servizio e sacrificio prima e al di là di ogni legittima ambizione personale, ha aggiunto Napolitano sempre in tema di politica, al quale deve essere sfuggito l’abbarbicamento alla poltrona di certi personaggi e l’esasperato tornaconto che ha motivato la cosiddetta discesa in campo di cero personaggi, di coloro che hanno scambiato la politica per un passaporto d’impunità e per la camera iperbarica delle loro malefatte.
Presidente, s’informi e s’aggiorni: questo che rappresenta non è un paese civile nel quale la politica onesta e sana, espressione della dedizione alla cosa pubblica, trova realizzazione, magari con il bisogno di qualche taratura periodica. Quello che rappresenta è un paese marcio, infettato dai mille interessi personali di chi lo governa e di chi lo ha governato; un paese bisognoso di rifondazione nel solo nella politica, ma soprattutto nella cultura dei suoi cittadini, abituati da decenni di malgoverno e di imbrogli a certificare per regola ogni abuso, malversazione, raccomandazione, particolarismo e quanto di più deleterio per la convivenza si possa immaginare.
1 Commenti:
J'aime vraiment votre article. J'ai essaye de trouver de nombreux en ligne et trouver le v?tre pour être la meilleure de toutes.
Mon francais n'est pas tres bon, je suis de l'Allemagne.
Mon blog:
Meilleur Taux puis Rachat de Credit immo
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page